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PREMIO NAZIONALE PROF. AVV. CLAUDIO DAL PIAZ

 

Ho (avuto) la fortuna di essere figlio e collaboratore di un grande, vero, Maestro di diritto.

Mio padre era una persona carismatica, per alcuni aspetti geniale, infaticabile, dotta, che si era “data” al diritto per passione assoluta (nessuno in famiglia aveva mai fatto la Professione). 

Il Prof. Antolisei, grazie al quale si era laureato, voleva che si dedicasse alla carriera universitaria in diritto penale, ma lui, già appassionato del nascente diritto amministrativo (erano i primi anni ’50), – una volta sostenuti di seguito gli esami di procuratore, avvocato e cassazionista (è stato per alcuni anni il più giovane cassazionista italiano all’età di circa 25 anni) – ha scelto la docenza in diritto amministrativo presso la Facoltà di Giurisprudenza di Torino.

Si è occupato di tutto: amministrativo, penale, civile. Oltre che grande amministrativista, era ritenuto uno dei migliori penalisti di Torino (e non solo): ha assistito amministratori e funzionari pubblici in molti processi per illeciti contro la P.A., ed in giudizi contabili.

Credo che sia stato il primo in Italia ad attivare il corso di diritto processuale amministrativo, estremamente specialistico (chiuso nel 2002, quando è andato in pensione), decenni prima che entrasse in vigore il C.P.A..

E ritengo che sia stato uno dei professori e professionisti che, in Italia, abbiano “costruito” il processo amministrativo ben prima che venissero costituiti i TAR. Probabilmente è stato il primo a chiedere la sospensiva di un atto negativo e la conseguente ammissione con riserva (impugnando una mancata ammissione agli esami di maturità), quando l’atto negativo non si riteneva sospendibile perché non immediatamente incidente sulla situazione di fatto e perché l’efficacia della sospensione avrebbe richiesto un intervento positivo del Giudice nei confronti della P.A., anch’esso all’epoca ritenuto inammissibile se non in caso di ottemperanza ad una sentenza (il che finiva con il rendere improduttiva la decisione di merito).

Purtroppo, non ha mai completato (non era tra le sue priorità…) il primo manuale di diritto processuale amministrativo, richiestogli nei primi anni ’80 da Giappichelli.

E sempre l’ho visto riservare uguale importanza e rispetto a colleghi, avversari, magistrati, amministratori, uomini politici, persone semplici, senza lavoro, ecc.

Chi si ricorda oggi di Claudio Dal Piaz?

I suoi familiari, i suoi allievi, i docenti che ha avviato alla carriera, gli avvocati che (ammirandolo) hanno lavorato con o contro di lui, molti Giudici che lo hanno stimato, per la maggior parte ormai in pensione: quando sentono parlare di lui, subito ne ricordano intelligenza, impeto, capacità, simpatia, presenza (“il Professore che quando entrava in una rumorosa sala gremita zittiva tutti con il solo suono della sua voce…”).

Intanto il mondo della comunicazione è stato rivoluzionato da internet, dai siti web e dai social: francamente oggi è più facile ricordare chiunque sia capace di farsi una buona promozione sul web o sui social (sono tutti esperti in qualcosa ormai…) piuttosto che persone come mio padre, vissute in un’altra epoca, che hanno fatto davvero qualcosa di speciale.

Poi, nel 2004 è deceduta mia madre (grande donna, avvocato, che ha sempre sostenuto le fatiche di mio padre), e dal 2005 papà ha avuto vari problemi di salute che l’hanno costretto gradualmente ad allontanarsi dallo studio e dal lavoro, fino al 2014 quando è mancato; quindi, anni dopo, io che per tanto tempo sono stato “il figlio” sono diventato il “Dal Piaz”: un cognome ed un marchio di qualità.

Ma “il” Dal Piaz è Claudio.

Per questo il Premio intitolato a mio padre: per ricordare chi è stato e quale contributo abbia dato al diritto, in particolare amministrativo: formalmente è una iniziativa dell’Associazione DAL PIAZ CONFORM dedicata a Claudio Dal Piaz.

Nel sito www.dalpiazconform.it è possibile reperire tutti i dettagli.

Ogni anno verranno premiate le tre migliori tesi in diritto amministrativo pervenute in un particolare argomento (nel 2022: la tutela cautelare nel processo amministrativo), con l’obiettivo di stimolare i vincitori ad approfondire la passione per il diritto amministrativo, per la Professione e la carriera accademica.

Ringrazio allora i colleghi di mio padre, gli allievi, i suoi ex collaboratori, amici che hanno lavorato con lui per molti anni e che hanno accettato con entusiasmo di sostenere il Premio e di far parte del Comitato Scientifico per contribuire al suo ricordo: Carlo Emanuele Gallo, Pino Gallenca, Enrico Rabino, Franco Scancarello, Chiara Servetti, Antonio Verrando, Alessandro Sciolla, Sergio Viale, Stefano Papa, Alberto Griva, e last but not least Cristina Roggia, con cui ho condiviso anni particolari ed alla quale sono specialmente grato.

Francesco Dal Piaz